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Dall’alba in malga al tramonto tra i vigneti: blog tour day 2

by Serena Aversano

Ore 4.55, camera d’albergo, alba.La sveglia per noi blogger sabato 12 settembre è suonata decisamente presto.

12003397_10205190000689452_641651655796197095_nIl tempo di infilarsi giacca a vento e scarpe da ginnastica, bere un caffè al volo per risvegliare tutti i sensi ancora intorpiditi e ci si catapulta fuori dall’hotel, mentre ancora tutto attorno a noi dorme.

Solo le stelle ci danno il buongiorno e ci accompagnano lungo tutto il tragitto che ci condurrà verso la Malga Molvine Binot, a 1150 metri di altitudine.

La strada tortuosa ci porta lentamente ad alta quota dove raggiungiamo la piccola malga in pietra faccia vista, mentre da dietro i dolci pendii trevigiani si affaccia timido il primo raggio di sole. AlbainmalgaChe emozione indescrivibile vedere con i propri occhi la natura che si risveglia!

Il caffè fumante ci attende sul grande tavolo in legno grezzo e, visto il sonno e la temperatura (6 gradi!), quella vecchia 11224682_1034681629915323_1155247959600744467_ncaffettiera vintage ci sembra un’oasi nel deserto!

Il secondo giorno del blog tour “Tutti i colori della Marca Trevigiana” si apre quindi all’alba e ci porta a scoprire gli affascinanti segreti della vita del malgaro.12004147_946670162064527_8128673185835478397_n

Per prima cosa, la mungitura! Ci spostiamo quindi alle stalle, dove decine di mucche attendono pazientemente di essere munte e poi portate al pascolo, guidate da Gildo e dai due fedeli e diligenti cani, Furia e Lola.

E che risveglio sarebbe senza una ricca colazione? Sul tavolone di legno ci attende un vero e proprio banchetto fatto di delizie di malga: pane fresco, latte appena munto, marmellata fatta in casa, burro e formaggio d’alpeggio. Che spettacolo!11988657_883459025037315_4025033718297554963_n

La nostra visita è proseguita poi all’interno della malga, dove la signora Serena sta preparando la cagliata. E’ stato un momento molto interessante, soprattutto per noi foodblogger che abbiamo potuto carpire i segreti della lavorazione del latte d’alpeggio.fareilformaggio

Alcune di noi hanno messo le mani “in pasta” ed hanno sperimentato sulla propria pelle come si fa il formaggio! Serena ha poi preparato sotto i nostri occhi curiosi ed attenti due tipici formaggi della zona: lo s-cech e lo schiz, dalla pasta morbida e poco salata. Una delizia!

Taccuino e penna alla mano, ci siamo poco dopo incamminate verso il pascolo guidate da Silvano Rodato, docente esperto di botanica, per una vera e propria lezione sulle erbe spontanee e le loro proprietà.erbe spontanee Prima cosa da fare? Mettersi a carponi sull’erba!

Solo così abbiamo potuto sperimentare il punto di vista della mucca, che con il suo fiuto sa riconoscere le erbe buone da quelle meno buone.

Silvano ci ha portato alla scoperta dei prati delle prealpi, facendoci diventare un po’ più esperte ed attente a ciò che abbiamo sotto i piedi!

Dopo un meritato riposo sui dolci pendii prealpini, in compagnia delle simpatiche mucche, siamo ridiscesi verso la malga per goderci il meritato pranzo! Un trionfo di profumi, sapori e sorrisi ci ha accolti a tavola, con un menu a base di polenta, affettati e formaggio. 12003993_883520661697818_4582884593974628499_nLa degna conclusione di una giornata che rimarrà sicuramente impressa nel cuore di tutti!

11988676_883603415022876_2871579022984844000_nIl pomeriggio è stato dedicato all’arte. Ci siamo infatti dirette nella piccola cittadina di Possagno per visitare la splendida Gispoteca Canoviana, un museo interamente dedicato al genio artistico di Antonio Canova.

Qui sono custoditi i calchi in gesso che l’artista utilizzava come base per creare poi le statue in marmo.

Un percorso affascinante che mi ha lasciata davvero senza fiato di fronte alla maestosità di opere realizzate con le sole mani dell’uomo!

loredangaspariniAll’imbrunire ci siamo spostate presso una delle cantine più antiche della zona del Montello: l’azienda vitivinicola Loredan Gasparini.

Qui si produce da oltre 70 anni il famoso vino “Capo di Stato”, un pregiato uvaggio bordolese creato dalla cantina per omaggiare i maggiori capi di stato del mondo.

Dopo una splendida degustazione guidata, degustazionegasparinidurante la quale abbiamo avuto l’onore di assaggiare diverse varietà di Prosecco Asolo DOCG, tra cui la speciale Cuvée Indigene a fermentazione spontanea ed il Vigna Monti Extra Brut, siamo state condotte ai vigneti dell’azienda.

E’ stata una grande emozione passeggiare all’imbrunire tra vigne con più di 70 anni di storia!

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La cornice della nostra cena è stata l’agriturismo La Paterna, immerso nei colli del Montello.

Qui gli chef avevano preparato per noi un menu d’eccellenza in abbinamento ai vini Loredan Gasparini, con specialità tradizionali rivisitate in chiave gourmet. 11224230_1035061686543984_7280980510662864179_nIl piatto che ho apprezzato maggiormente è stato il risotto al Morlacco con essenza al pino mugo e carne salada. Un vero e proprio trionfo di sapori!

Così si è concluso il secondo giorno di blog tour. Una giornata decisamente ricca di eventi e di emozioni che ci ha portato solo a metà del nostro viaggio…

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