Home Events Vinitaly compie 50 anni… io c’ero!

Vinitaly compie 50 anni… io c’ero!

by Serena Aversano

IMG_8326Ad una settimana di distanza eccomi qui, a raccontare uno degli appuntamenti vinicoli più interessanti sul panorama internazionale: Vinitaly 2016. Qualche giorno per metabolizzare e riordinare le idee è più che necessario, perché Vinitaly non è “solo” il salone dei vini e distillati più importante e autorevole in Italia, ma è una concentrazione di persone che si confrontano, di cantine che si raccontano, di profumi e sapori che si intrecciano.

La manifestazione ha festeggiato il 50° anniversario di attività, raggiungendo standard qualitativi davvero sorprendenti. La chiave di lettura è proprio l’innovazione, elemento che ha padroneggiato questa cinquantesima edizione, dimostrando un interesse particolare al know how e alla filosofia delle cantine.

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In quest’ottica, si propone sicuramente il Centro di Sperimentazione Laimburg che ha sposato un nuovo progetto in collaborazione con la startup DigiCanDo: sull’etichettatura di 8.000 bottiglie del suo Cabernet Sauvignon Riserva Sass Roà è stato inserito uno speciale Qr code che permette di accedere a contenuti extra.

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Cabernet Sauvignon Riserva Sass Roà

Il codice bCerty è uno strumento di garanzia anti-contraffazione, che consente di identificare l’autenticazione del marchio registrato, l’effettiva originalità del vino, la sua tracciabilità, la certificazione di proprietà e di condividere con gli altri utenti l’esperienza d’acquisto vissuta dal consumatore. Un sistema di doppia tutela quindi: da una parte le cantine si proteggono dalla contraffazione, dall’altra il consumatore può verificare in tempo reale le caratteristiche e l’autenticità del vino che sta degustando.

IMG_8330Partecipando a ben tre giorni di fiera, la mia mente è stata sopraffatta da mille stimoli ed emozioni: visitando i diversi stand che si susseguono nei vasti padiglioni, mi sono addentrata nel viaggio sensoriale tra assaggi e degustazioni, narrazioni di realtà vinicole, storie di famiglie lungimiranti e di obiettivi da raggiungere.

Una vecchia e sempre gradita conoscenza –di cui vi avevo già parlato qui– è la Cantina Colmello di Grotta, dove ho avuto l’opportunità di degustare il Sauvignon Collio e Sauvignon Isonzo del Friuli, scoprendone le differenze e peculiarità pur essendo uve vendemmiate lo stesso giorno, nell’annata del 2015. Il risultato che ne deriva sono due vini completamente diversi, com’è possibile? vi starete chiedendo… Questo è dovuto dalla biodiversità del terreno dove sorgono i vigneti –mi ha magistralmente spiegato il responsabile commerciale Carlo Fossaluzza e l’enologo Fabio Coserer.

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Franciacorta 60 Mesi – Castello Bonomi

La distanza delle due coltivazioni è di appena 15 scalini, eppure sufficienti per conferire al Sauvignon Isonzo del Friuli (il cui terreno di origine alluvionale, ghiaioso e argilloso) un nota asciutta, ricco di corpo, dalla buona permanenza in bocca con sentori varietali. Il terreno arenario, formatasi dal sollevamento dei fondali marini di 40 milioni di anni fa del Sauvignon Collio, invece, regala al vino profumi intensi di pesca bianca, peperone e frutti tropicali.

Un’altra piacevole scoperta è stata la degustazione
del Franciacorta 60 mesi proveniente dalla tenuta Castello Bonomi di Casa Paladin, dove ho avuto il piacere di confrontarmi, ascoltando l’amico Carlo Paladin.

IMG_8267La stanchezza non è stata un deterrente –e nemmeno le vesciche ai piedi!- mi sono immersa in questa edizione di Vinitaly partecipando anche al workshop World Wine Web, organizzato dal Mipaaf (Ministero italiano delle politiche agricole alimentari e forestali). Il focus era rivolto ai canali digitali, come strumenti comunicativi e commerciali, dei colossi Amazon, Facebook e Google.

Dulcis in fundo… il padiglione dedicato ai vini altoatesini!

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Martin Aurich – enologo

Allo stand della cantina Castel Juval, ho incontrato l’enologo di Reinhold Messner Martin Aurich. Ho degustato il Riesling Gletsherschliff 2015. Un vino “diritto” –così lo definisce l’enologo- proveniente dai vigneti collocati sul monte Sonnenberg in Val Venosta, dove il particolare microclima si caratterizza di una forte escursione termica tra le alte temperature diurne e i forti raffreddamenti nella notte, conferendo un carattere distintivo, cristallino ed elegante.

Tre giorni ricolmi di emozioni, ridondanti di ricordi e di stima per queste aziende che ambiscono sempre all’eccellenza, ricoprendoci di orgoglio nel degustarne gli ottimi risultati. Particolarità che definiscono sapori e sfumature differenti da regione a  regione, da provincia a provincia, e –qualche volta- perfino… da scalino a scalino!

Alla prossima edizione… Cin cin!

 

 

 

 

 

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