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Vendemmiare nell’isola di San Michele a Venezia

by Serena Aversano

Sabato 2 settembre grazie all’ARGAV (Associazione Regionale Giornalisti Agricoltura Veneto e Trentino A.A.), avremo la possibilità di partecipare ad un’esperienza unica e originale, visitando le viti autoctone recuperate grazie al lavoro dell’associazione “La Laguna nel bicchiere” in ambientazioni uniche che non sono abitudinariamente aperte al pubblico.

Con il traghetto arriveremo all’isola di San Michele, dove visiteremo i vigneti e la cantina.

Le vigne di San Michele presso il cimitero cittadino crescono nell’orto dei novizi a ridosso del convento camaldolese gestito negli ultimi due secoli dai frati francescani. I vitigni disposti a pergole lungo i percorsi dell’orto sono di uva malvasia, dorona e prosecco, il nome del vino salso è In vino Veritas, San Michele in purezza: un vin da messa.
La cantina del convento, progettato dal Codussi, è dotata di quattro locali ampi ed è fornita di antiche botti e tini; è l’ultima testimonianza rimasta della tradizione di fare vino in laguna.

Pensate che potremo partecipare anche alla vendemmia, raccogliendo l’uva dai tralci e pigiandola nei tini.

La visita terminerà nel primo pomeriggio poi  visiteremo l’attiguo cimitero monumentale, dove si trovano, fra le altre, le tombe dell’impresario teatrale, Sergej Djagilev; dell’attore, Cesco Baseggio; dei compositori, Igor Stravinskij, Ermanno Wolf Ferrari, Luigi Nono; del poeta, Ezra Pound; dello psichiatra, Franco Basaglia; del pittore, Virgilio Guidi; dello scrittore, Josif Brodskij; dell’allenatore, Helenio Herrera; degli artisti Armando Pizzinato, Zoran Music, Emilio Vedova; del commediografo, Giacinto Gallina; dell’attrice, Lauretta Masiero.

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