Home Comunicazione Food & wine influencer ..Come si può programmare una strategia di influencer marketing efficace? Chiara Ferragni ce lo insegna!

Food & wine influencer ..Come si può programmare una strategia di influencer marketing efficace? Chiara Ferragni ce lo insegna!

by Serena Aversano

Gli influencer vanno di moda!! E le diatribe di questi giorni su Chiara Ferragni che promuove in un servizio di Vouge il museo degli Uffizi ne sono la prova tangibile!

Ma nel mondo del food e wine gli influencer sono importanti? Possono aiutare i produttori a vendere di più?

Abbiamo vissuto una rivoluzione digitale durante il lochdown, dove in media la gente passava all’incirca 8 ore al giorno sui social, di conseguenza i brand hanno visto l’opportunità di cominciare ad usare sempre più questo strumento per vendere, dimostrando un interesse conclamato verso il virtual selling. La comunicazione ha subito una grande rivoluzione in questi ultimi mesi e si è spostata sull’ambiente social, tendenza destinata a non cambiare nel prossimo futuro, perché secondo il mio parere è stata data una grande accelerata a quello che già stava succedendo.

Molte volte gli influencer non vengono pagati, ma da qualche tempo il garante impone che sia sempre resa visibile all’interno della storia o nel copy o nel post se un prodotto o una attività viene regalata o meno, questo per garantirne la trasparenza.

Come si misura un influencer?

Gli “influencer” sono una nuova categoria di professionisti della comunicazione e  sono pubblicità viventi. Chi fa questo lavoro in modo professionale crea una storia che è marketing esperenziale a 360 gradi!

In questi ultimi tempi tutti vogliono fare i blogger o gli influencer, per questo è importante per un’azienda capire chi veramente può influenzare delle fasce di pubblico e chi no, questo anche grazie a degli elementi di analisi che si possono fare. Il valore di un influencer si misura non dai follower che sono una cosa facile da gonfiare, come il numero dei like. Un modo molto semplice per capire il reale valore che ha un influencer ed è quello di misurare quanti utenti riesce a far connettere e come può aumentare le vendite. I metodi per verificare questo sono diversi che vanno dalla creazione di un link ad esempio che permette di vedere quante persone sono entrate nel tuo sito ecommerce, al dare un codice sconto all’ influencer per misurare l’efficacia del supply buy o il ritorno sull’investimento nelle settimane successive all’azione promozionale.

Nel mondo del vino, per accrescere la conoscenza del brand verso i winelovers e rafforzare la brand identity può essere strategico affidarsi a una figura cardine dei social quale quella dell’influencer.

Come può un brand del vino risultare attraente agli occhi del consumatore sui canali social? In una strategia di digital branding e di brand awareness arriva il momento di scegliere a chi affidarsi a livello di influencer.

Come riconoscere un influencer professionista?

Deve sicuramente stimolare la community a provare o a vivere le stesse emozioni delle stories, cioè nel degustare una bottiglia di vino o un prodotto food e deve essere in grado di creare empatia e trasferire emozionalità del brand, per coinvolgere gli utenti in maniera attiva ed efficace.

Per un influencer raccontare un brand del vino o del food non è come raccontare marchio della moda o del design. E’ assolutamente diverso! Il vino ad esempio ha una vita propria, è mutevole, ha mille variabili, è fatto di passionalità e deve trasferire emozioni. Un bravo influencer del vino o del food  deve saper creare contenuti validi e interessanti per trasferire l’emozionalità del brand. Non è facile creare una propria identità, ma i professionisti dell’influencer marketing nel vino e nel food ci sono e si notano perché hanno costruito la loro credibilità lavorando assiduamente con molto impegno, con dedizione e costanza, e hanno intrapreso un percorso iniziale durissimo costellato per lo più da delusioni ma poi, se si è lavorato bene con costanza e determinazione fatto di ragguardevoli soddisfazioni.

Il lavoro di un wine/food influencer non è quello di valutare ma quello di saper raccontare a livello valoriale il brand aziendale. Raccontare un vino o un prodotto con unicità e stile è un arte!

Lo scopo di avvalersi di influencer professionisti sta nell’aiutare le cantine e i produttori a vendere meglio. E’ preferibile scegliere ad ogni modo una collaborazione a lungo termine per conoscere il produttore a fondo ed instaurare un dialogo necessario a trasmettere i valori del brand e della passione del produttore per trasferire l’emozione nel produrre il suo vino, nel coltivare le sue vigne. Che alla fine è quello che poi colpisce di più l’utente.

 

Come si misura un influencer?

Gli “influencer” sono una nuova categoria di professionisti della comunicazione e  sono pubblicità viventi. Chi fa questo lavoro in modo professionale crea una storia che è marketing esperenziale a 360 gradi!

In questi ultimi tempi tutti vogliono fare i blogger o gli influencer, per questo è importante per un’azienda capire chi veramente può influenzare delle fasce di pubblico e chi no, questo anche grazie a degli elementi di analisi che si possono fare. Il valore di un influencer si misura non dai follower che sono una cosa facile da gonfiare, come il numero dei like. Un modo molto semplice per capire il reale valore che ha un influencer ed è quello di misurare quanti utenti riesce a far connettere e come può aumentare le vendite. I metodi per verificare questo sono diversi che vanno dalla creazione di un link ad esempio che permette di vedere quante persone sono entrate nel tuo sito ecommerce, al dare un codice sconto all’ influencer per misurare l’efficacia del supply buy o il ritorno sull’investimento nelle settimane successive all’azione promozionale.

Nel mondo del vino, per accrescere la conoscenza del brand verso i winelovers e rafforzare la brand identity può essere strategico affidarsi a una figura cardine dei social quale quella dell’influencer.

Come può un brand del vino risultare attraente agli occhi del consumatore sui canali social? In una strategia di digital branding e di brand awareness arriva il momento di scegliere a chi affidarsi a livello di influencer.

Come riconoscere un influencer professionista?

Deve sicuramente stimolare la community a provare o a vivere le stesse emozioni delle stories, cioè nel degustare una bottiglia di vino o un prodotto food e deve essere in grado di creare empatia e trasferire emozionalità del brand, per coinvolgere gli utenti in maniera attiva ed efficace.

Per un influencer raccontare un brand del vino o del food non è come raccontare marchio della moda o del design. E’ assolutamente diverso! Il vino ad esempio ha una vita propria, è mutevole, ha mille variabili, è fatto di passionalità e deve trasferire emozioni. Un bravo influencer del vino o del food  deve saper creare contenuti validi e interessanti per trasferire l’emozionalità del brand. Non è facile creare una propria identità, ma i professionisti dell’influencer marketing nel vino e nel food ci sono e si notano perché hanno costruito la loro credibilità lavorando assiduamente con molto impegno, con dedizione e costanza, e hanno intrapreso un percorso iniziale durissimo costellato per lo più da delusioni ma poi, se si è lavorato bene con costanza e determinazione fatto di ragguardevoli soddisfazioni.

Il lavoro di un wine/food influencer non è quello di valutare ma quello di saper raccontare a livello valoriale il brand aziendale. Raccontare un vino o un prodotto con unicità e stile è un arte!

Lo scopo di avvalersi di influencer professionisti sta nell’aiutare le cantine e i produttori a vendere meglio. E’ preferibile scegliere ad ogni modo una collaborazione a lungo termine per conoscere il produttore a fondo ed instaurare un dialogo necessario a trasmettere i valori del brand e della passione del produttore per trasferire l’emozione nel produrre il suo vino, nel coltivare le sue vigne. Che alla fine è quello che poi colpisce di più l’utente.

serena comunicazione 

Serena Aversano 

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