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INTERVISTA A LILLI FAZIO, DONNA DEL VINO, DELLA CANTINA FAZIO WINES

by Serena Aversano

Lilli Fazio

In occasione del mio recente viaggio in Sicilia, proprio nella zona del trapanese, ho avuto modo di ritrovare la produttrice Lilli Ferro Fazio, rivista anche di recente in occasione della convention delle Donne del Vino in Sicilia. Ho apprezzato il tempo trascorso in sua compagnia, ospite nella sua bella cantina che si trova in località Fulgatore, vicino ad Erice. A lasciarmi un ricordo indelebile di questa giornata oltre alla sua squisita ospitalità è stata una gita tra i vigneti con Girolamo Fazio, suo marito, a bordo del suo polveroso fuoristrada! Abbiamo percorso strade sterrate che Girolamo conosceva bene e dove ho potuto constatare la vastità dei 100 ha di vigneti coltivati tra i 350 e i 800 mt s.l.m., che godono di un clima fresco e ventilato tutto l’anno, posizionati ad anfiteatro tra le colline e il mare.

Lilli  fin dal 1998 è parte integrante dell’azienda come export manager, incarico che ha gestito con la giusta dose di determinazione e femminilità; una combinazione oggi ancor più necessaria per affrontare i mercati in questo particolare momento storico causato dalla Pandemia!

Riporto di seguito l’intervista, dove sono emerse alcune interessanti indicazioni sui mercati asiatici, soprattutto il Giappone, per capire, al di la delle notizie che arrivano dai telegiornali, che reazione di questi paesi, vicini alla Cina, dove tutto è cominciato.

IN QUESTA DIFFICILE SITUAZIONE DI DIFFICOLTA’ NEL MONDO DEL VINO, QUALI SONO LE VOSTRE PRIORITA’ IN  CANTINA?

La carta vincente per affrontare i mercati anche in questo momento storico è il nostro territorio, che gode di un area pedoclimatica assolutamente unica. Nel 2007 abbiamo realizzato un progetto condiviso di zonazione dei vigneti, che ci ha aiutato ad avere maggiore consapevolezza delle potenzialità di questo terroir, nel cuore della DOC Erice.

Quando parliamo di Doc Erice, parliamo di un territorio che corrisponde a determinate specificità,  sono tutti impianti collinari con terreni  “neri” calcarei, con componenti  vulcaniche. I nostri vigneti sono disseminati a macchia di leopardo attorno alla cantina e nella zona di Buseto Palizzolo; altri ancora risalgono, a diverse altezze, le pendici del Monte Erice. Di solito iniziamo la vendemmia a fine luglio con le basi spumante, poi con il Müller Thurgau e a seguire le uve a bacca nera; la vendemmia la facciamo di notte, alle primissime luci dell’alba, questo per abbassare la temperatura delle uve in raccolta manuale, anche se quest’anno prevediamo di anticipare il taglio dei grappoli, per il caldo, inusuale, registrato in questo periodo.

Vigneti Cantina Fazio Wines

E’ CAMBIATO IL MERCATO DEI VINI IN GIAPPONE CON IL COVID?

Il mercato giapponese è un mercato storico del vino di qualità e fatto di consumatori attenti ed  evoluti ed istruiti, in grado di capire e riconoscere nei dettagli le diverse tipologie e le diverse produzioni vinicole. Non ho notato grandi cambiamenti con il Covid, il mio ultimo viaggio è stato a febbraio e devo dire che loro la mascherina la mettono sempre, fa parte della loro cultura, del rispetto per gli altri, usano abitualmente anche il gel igienizzante e poi lì non ci si abbraccia, non ci si stringe la mano, ma si fa l’inchino, e quindi già queste abitudini   – per cultura e stile di vita – hanno contribuito a ridurre la diffusione del virus.

Vivere il vino come entità astratta rispetto al cibo e al territorio è un errore enorme, questo connubio tra tradizione culinaria e specificità territoriale è molto gradito dai giapponesi, che apprezzano e conoscono il nostro territorio e la nostra cultura. In Giappone esportiamo tutta la nostra gamma prodotti e di recente abbiamo messo in campo un progetto con  i “convenience store” o konbini  che in Giappone sono ben presenti e diffusi capillarmente, soprattutto a Tokyo si trovano ad ogni angolo di strada e sono sempre aperti, non chiudono mai! Questi negozi oltre al vino e agli alcolici vendono ogni genere di cosa: prodotti per la casa, per l’ufficio e per la scuola, alimentari, biancheria intima e chi più ne ha più ne metta. Con loro abbiamo studiato un vino di alto livello, con un buon rapporto prezzo -qualità e un packaging accattivante! C’è da dire anche che i giapponesi apprezzano molto la chiusura con il tappo a vite, perché sanno che la qualità non è compromessa, anzi è preservata!

La Cina – seppure ha aperto al vino di qualità più recentemente rispetto al Giappone o alla Corea del Sud –  è un mercato ancora più dinamico che desidera apprendere quanto più possibile dalla cultura italiana e dove l’immagine della Sicilia è in netta ascesa. Anche se in Cina i ristoranti si sono fermati per alcuni mesi, i nostri programmi di acquisto con il nostro importatore fortunatamente sono rimasti immutati.

PER IL MERCATO ITALIANO, COME VEDI LA SITUAZIONE?

Il mercato italiano soffre ancora, per i 3/4 mesi di chiusura determinati dal Covid, appesantito anche dal blocco del turismo, che sta incidendo sui livelli di consumo di vino; i ristoranti che stanno riaprendo sono soprattutto quelli stagionali. In generale la situazione della ristorazione a Trapani e in Sicilia è in lenta ripresa anche se il turismo non è ancora ripartito, però quello che sto notando che comunque  gli ordini arrivano.

COME VI SIETE ORGANIZZATI IN CANTINA?

In produzione non ci siamo mai fermati e il canale della GDO ha supportato le vendite. C’è da dire che durante il lockdown  siamo rimasti chiusi con le visite bloccate e ad aprile e maggio abbiamo avuto lo stop di visite e gruppi.

CHE ALTRI MERCATI HANNO SOFFERTO PIU’ DEGLI ALTRI?

Sicuramente gli Stati Uniti è un mercato che si è fermato, anche il Canada, ho visto molta prudenza. La commercializzazione è controllata dal monopolio di stato: molti ristoranti hanno chiuso e anche i negozi specializzati.

Il problema è che l’introduzione dei vini in questo mercato è subordinato a un meccanismo burocratico farraginoso,  a causa dei  limiti e delle procedure dovute al regime di monopolio che regola il mercato degli alcolici. Ora la ristorazione in Canada sta riprendendo e i negozi di stato stanno riaprendo in modo alternato.

Per quanto riguarda l’Europa il mercato del vino è ancora sofferente e anche se la Germania ha reagito meglio sul piano della politica e dell’economia, la ristorazione è stata colpita duramente dal Covid, qualche giorno fa è arrivato un ordine di un cliente di Colonia con mesi di ritardo. Ci siamo anche attrezzati con il delivery e spediamo i nostri vini ai privati in tutta Italia.

QUALE E’ IL FUTURO DEL VINO?

Il futuro è donna, il futuro del vino è nelle nostre mani, nella forza di saperci reinventare. Io sono ottimista per carattere,  cerco di non pensare al peggio! Il virus anche qui in Sicilia ha creato molto allarmismo, anche perché ci sono molte lacune dal punto di vista strutturale e sanitario.

Sicuramente sta cambiando il modo di comunicare il vino. Ora abbiamo capito che possiamo mantenere le relazioni in streaming, organizzando webinar  che sono strumenti di comunicazione molto forti. Anche noi ci siamo dovuti adattare a questo nuovo modo di comunicare.  Anche se viaggio molto per lavoro, penso che l’efficacia di mantenere le relazioni  in questo senso sia ugualmente molto efficace.

Serena Comunicazione  http://www.serenacomunicazione.com/

Fazio wines http://www.casavinicolafazio.it/it/home/

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