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FOOD & WINE, SECONDA ONDATA DI EMERGENZA SANITARIA

by Serena Aversano

COME ADATTARE LA COMUNICAZIONE

Il nuovo D.P.C.M entrato in vigore lunedì 26 ottobre dà una frenata d’arresto all’intero settore della ristorazione. Il trend delle vendite era in ripresa, nonostante le difficoltà dei due mesi di lockdown della scorsa primavera, si iniziava a vedere qualche segnale positivo. La scelta di chiudere anticipatamente bar, enoteche e ristoranti è un duro colpo che non è stato accolto favorevolmente da ristoratori, produttori di vino, bevande e distillati. Alla luce di queste nuove restrizioni tutto il settore del food e beverage sarà altamente compromesso.

Come adattare la comunicazione in un periodo di costante incertezza?

Conviviamo ormai con uno stato d’ansia, a pochi giorni dal DPCM, facciamo i conti con le nostre paure, temiamo la parola lockdown, coprifuoco, che ci fanno tornare indietro di qualche mese, quando eravamo costretti a girarci attorno nelle nostre case, piccole o grandi, quando le immagini dei Telegiornali e i bollettini della Protezione Civile scandivano le nostre giornate.

La paura anche ora scandisce la nostra quotidianità e questo si ripercuote su una nuova stretta dei consumi, su un nuovo atteggiamento di approvvigionamento selvaggio, carrelli pieni per paura di rimanere senza prodotti di prima necessità, in una situazione che appare ancora molto confusa e poco definita.

Cosa può fare un produttore di eccellenze per rispondere in modo equilibrato alle necessità del consumatore in questo periodo instabile?

Questo è il momento giusto per fare branding

Concentrandoci sui valori dell’azienda, sulla qualità dei prodotti, sulle soluzioni che offriamo con il nostro servizio, sulle persone che hanno costruito il brand e di come esso si sia evoluto nel tempo.

Naturalmente, questa tipologia di contenuti dev’essere ripensata sulla base del momento storico che stiamo vivendo, delle difficoltà che comporta, tarando valori, obiettivi e storie sulla linea che l’azienda e il brand stanno seguendo.

Prendere le notizie più interessanti o virali del web e riutilizzarle, commentandole o dando vita ad un post creativo a tema, è un’operazione che aiuta ad avvicinare nuovi target al brand, oltre che a mostrarne il dinamismo e freschezza.

Revisione del Piano Editoriale

Abbiamo dovuto revisionare tutti i Piani Editoriali, cambiando ancora una volta il tono di voce e tematiche in base alle nuove analisi del sentiment del consumatore, in pratica abbiamo dovuto rivedere tutta la comunicazione dei brand che rappresentiamo, dallo storytelling al comunicato stampa, e la difficoltà è quella di dover agire in un contesto mutevole, i cui risvolti non sono neanche lontanamente prevedibili.

Non è possibile immaginare il ritorno economico di questo periodo di emergenza, così come le prossime mosse riguardanti le attività commerciali, online e offline. Sappiamo che molte aziende e anche noi in ufficio utilizzeremo lo smartworking, per evitare il più possibile il propagarsi dei contagi.

La parola d’ordine: monitorare

Difficile prevedere il prossimo futuro ma credo che ora più che mai bisogna innanzi tutto di non aver paura, cercare di assecondare il cambiamento, avere un pizzico di intuizione, elasticità ed empatia è fondamentale per noi comunicatori. Occorre comprendere quale sia il momento adatto per annunciare novità, per lanciare nuovi prodotti o servizi; bisogna interpretare adeguatamente il mood dei seguaci di una fanpage ed immaginare come venga recepita la prossima newsletter. Si tratta di una scienza delicata che non sempre può essere insegnata, priva di regole condivise, ma sulla quale si può lavorare per trovare la giusta chiave di una comunicazione efficace.

Cioè ascoltare, leggere i contenuti e i commenti più gettonati sui social network, fare attenzione alle condivisioni ed analizzare attentamente come gli utenti parlino dei brand è molto importante, per interpretare meglio le esigenze del proprio target.  Alla domanda “Cosa pubblico oggi?” permettono di capire che cosa le persone davvero cercano nel brand e cosa sta loro a cuore.

Non è un segreto ed è bene ripeterlo: seguire forum, blog e giornali di riferimento della propria target audience, così come tenere d’occhio eventuali influencer del settore, sono modi per imparare a parlare la stessa lingua del target.

Creare piani editoriali adattabili e performanti

In un periodo di grande instabilità come quello che stiamo vivendo è probabile che non riusciremo a seguire perfettamente i nostri piani di comunicazione e dovremo ripianificare contenuti e topics.

Dalle comunicazioni di stop al servizio, per esempio, alle rassicurazioni sul mantenimento dei prodotti in stock o in vendita online, magari, potremo inventare nuove tecniche per comunicare il solito in modo nettamente insolito o magari per santificarlo definitivamente.

Creatività e flessibilità per comunicare durante la crisi sanitaria

Uno sforzo maggiore di creatività e flessibilità è richiesto in questa particolare fase storica. Probabilmente molti si sono già trovati a scrivere più versioni dello stesso comunicato stampa o descrizione evento o ripensare in parte o del tutto lo svolgimento di un’attività social.

Stilare una lista di argomenti e contenuti evergreen spendibili in varie occasioni, si rivela particolarmente utile. Per evitare di trovarsi completamente impreparati e di vivere costantemente con l’ansia di quello che succederà, provare a costruire un proprio piano di comunicazione solido, alternativo e valido in ogni caso. Siete d’accordo con me?

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