Con una situazione economica mai vista prima, ristoratori in difficoltà, aziende che si sono dovute reinventare, imprenditori costretti a ripensare nuove idee e progettualità, la domanda sorge spontanea, come poter sopravvivere a questa catastrofe?
Si parla tanto di sostenibilità, eticità, che sono diventati con la pandemia degli asset obbligati di comunicazione. Ma come comunicare oggi, in modo efficace per garantire un valore al consumatore e quindi all’azienda produttrice? L’emergenza sanitaria ci ha mostrato che, di fronte ad una pandemia che ha cancellato le vecchie tematiche del marketing, la comunicazione ha assunto ora un ruolo sempre più importante.
Come professionista della comunicazione enogastronomica ho cercato in questi mesi di rivoluzionare il mio lavoro e di capire come poter essere di aiuto alle aziende clienti con una comunicazione davvero efficace e per nulla scontata. Vi assicuro che non è facile ripensare tutto questo, anche per una come me che ha fatto dell’intraprendenza e all’abitudine ai cambiamenti una sua filosofia di vita!

Promuovere un ristorante, un’azienda o una piccola attività produttiva significa dar risalto alle persone che ci lavorano, dai camerieri agli artigiani e ai produttori, significa tradurre in parole, storie, esperienze ed immagini per il loro impegno quotidiano, trovando la chiave giusta per raccontarlo.
Oggi premia avere l’idea giusta ed essere veloci nell’agire e nel comunicare. La differenza sta proprio nella creatività dei progetti e delle idee e nel 2021sarà importante trovare sinergie e nuove alleanze per valorizzare il prodotto o l’azienda per dare una forte identità. La comunicazione oggi più che mai la si costruisce a tavolino non la si inventa!
Durante la fase della grande emergenza ho cercato di sostenere i clienti nella comunicazione social per consolidare i valori che li identificano e altrettanto fondamentale è stato monitorare continuamente il cambiamento di abitudini e stili di vita. Numerose sono state le richieste di progetti di influencer marketing, il ruolo degli influencer nel food e wine è confermato anche nei prossimi mesi.
Per il futuro? Il mercato non dà certezze, ma smettere di raccontarsi significherebbe scomparire. Bisogna quindi personalizzare il messaggio, proporre uno storytelling accattivante, unico e interessante, soprattutto “vero”, impegnandosi a creare progetti trasversali.
Credo che il 2021 sarà un anno di ulteriore cambiamento e dobbiamo tenerci pronti per la ripresa, che sembra imminente e sostenere con la comunicazione la ripresa delle aziende nostre clienti.
La selezione sarà inevitabile tra tutti gli operatori del settore, ma chi rimane in piedi avrà ancora più bisogno di comunicare. Noi comunicatori abbiamo dovuto adottare soluzioni creative, trovare nuovi clienti e impararne velocemente la loro cultura e la loro identità.
La ripresa delle pubbliche relazioni richiederà del tempo: per un po’ non sarà possibile organizzare viaggi stampa e conferenze, almeno fino alla prossima estate. Tuttavia, i nostri clienti nel settore alimentare stanno andando bene e si sta pensando assieme a loro come riadattare i packaging dei prodotti per renderli sostenibili, sulle etichette e sul’eticità dei prodotti.
Cosa manca alla comunicazione del food e wine oggi? L’adattamento nel modo di fruire degli strumenti comunicativi disponibili. Nei prossimi mesi i contenuti stessi andranno a mutare per adattarsi a questi cambiamenti.