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GUSTO! GLI ITALIANI A TAVOLA 1970-2050

by Serena Aversano

LA MOSTRA TRA TENDENZE E DESIGN RIPERCORRE LA STORIA DEL GUSTO ITALIANO A TAVOLA FRA LE SALE DEL M9 DI MESTRE

Si parla tanto di gusto di questi tempi. Di cosa parliamo quando parliamo di gusto? Sicuramente ha a che fare con il piacere e coinvolge i cinque sensi, talvolta sinonimo di sapore. Il gusto nasce dall’incontro di tutti i sensi , più gioia che cibo.. c’è un’identità fondata sulla condivisione, sulla soddisfazione di godersi il cibo come aspirazione tra le più alte; un’aspirazione capace di attrarre a sé l’estetica, la storia e la cultura, come se il gusto del buon mangiare e bere fossero un necessario legante nelle nostre vite.

È possibile realizzare una mostra su questo argomento? La risposta è si, almeno ci hanno provato gli organizzatori della mostra Gusto! Gli italiani a tavola. 1970-2050, curata da Laura Lazzaroni e Massimo Montanari e diretto da Luca Molinari.

A ben guardare nel gusto degli italiani c’è più gioia che cibo, c’è la voglia di inventare strumenti ingegnosi e belli per preparare il pasto, c’è la generosità di un invito a tavola, c’è condivisione  di prodotti e ricette, c’è la memoria di odori e sapori, c’è la sapienza di chi crea il cibo con le mani.

La mostra allestita all’M9 di Mestre è costruita come una grande casa fatta di stanze  che raccontano il gusto degli italiani attraverso il paesaggio agricolo, la biodiversità dei prodotti, la cucina di casa, i ristoranti e i mercati, le tavolate e il cibo di strada , le sfide dell’ambiente e le nuove filiere produttive.

Una mostra evocativa colta e profonda piena di suggestioni che spiega lo spirito di un popolo, quello italiano che anche nei momenti peggiori pensa al profumo di limone e sa sorridere.

IL GUSTO ITALIANO, UN GIOCO DI ACCORDI

All’M9 di Mestre la Mostra

Non era facile mettere in scena il gusto, che di sua natura è un fattore immateriale. Gli stilemi della buona tavola sono ben noti a tutti, ma essi il più delle volte si perdono, inoltre il rischio è quello di esaltare oltre misura quegli oggetti di uso e consumo quotidiano. Certo le scatole di detersivo Brillo non pensavano di diventare, nelle mani di Andy Warhol, delle icone della postmodernità, ma questo è un caso del tutto peculiare, di un’epoca ormai alle spalle.

Gambardella Architetti si sono allora chiesti come nobilitare senza esaltare, come raccontare i prodotti senza scadere nell’adulazione commerciale: in definitiva come narrare il gusto senza cadere nella retorica? La scelta allora è quella di realizzare dei veri e propri padiglioni, ognuno dalla forma diversa, il cui materiale però è lo stesso: tavole riciclate in legno, nervate e dipinte in bianco. Oltre che per la loro forma i padiglioni si distinguono per come finiscono i pannelli, con delle cimase che mimano alcuni motivi decorativi dell’architettura storica. Il risultato è che ci aggiriamo per una città in miniatura. All’interno i padiglioni ospitano le diverse sezioni in cui la mostra è articolata per darci l’idea di un gusto, quello italiano, che varia al variare continuo del suo territorio ed è variato nel tempo, tenendo però costanti determinati caratteri.

LA RUOTA DEL GUSTO

Piatti del Buon Ricordo

L’abilità dei curatori è allora quella di mettere in piedi una mostra che non scivola nel commerciale. La città del gusto allestita a Mestre è infatti discreta. Sono rimasta ore aggirandomi tra i micro padiglioni con fluidità. Il gusto italiano infatti, nonostante la sua estrema varietà, è visto nell’insieme, come fenomeno collettivo fatto di individualità. Prodotti e allestimento evocano inoltre nell’insieme una caratteristica dell’arte italiana degli ultimi decenni: quel saper trattare il pop addomesticandolo,  asservendolo a un messaggio meno urlato, più concettuale. Lo strumento per far ciò è ancora oggi, come attesta la mostra di Mestre,  riconosceva nel gusto nazionale: il garbo. Un termine spesso osteggiato, divenuto persino tabù, ma a cui ancora oggi ci appelliamo per ritrovare il nostro gusto, anche quello personale. Assolutamente da vedere!

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