Dagli specialty all’aeropress come sistema di estrazione, passando per cocktails e miscele alternative, fino alla monoporzione da ufficio o da casa: i giovani della filiera del caffè italiano hanno le idee chiare su come rivolgersi al consumatore finale per valorizzare il “Made in Italy”. La fama del caffè espresso italiano è, di fatto, un patrimonio universale (e non a caso è candidato a un riconoscimento ufficiale come patrimonio immateriale dell’Unesco).
Assunto a simbolo del vero gusto italiano e protagonista del mercato internazionale, il caffè italiano veicola una miriade di valori densi di storia, tradizione e qualità.
Qualche mese fa è stato in corsa per la candidatura all’Unesco. L’espresso italiano è un prodotto che non può prescindere da una certezza: rappresenta un emblema del “Made in Italy” nel mondo. Se da un lato sono sempre di più gli appassionati dell’espresso, dall’altro la domanda è come guardare ai consumatori del futuro e cosa fare per innovare la filiera. A saperlo, a quanto risulta da una indagine interna compiuta dall’Istituto Espresso Italiano, sarebbero soprattutto le nuove generazioni.
La visione dell’espresso nel mondo e quali le tendenze secondo i giovani del settore
In tutto il mondo ci invidiano questa bevanda cercando in tutti i modi di carpire i segreti, l’espresso rappresenta a tutti gli effetti il nostro Paese nel mondo: è un prodotto che nasce grazie alla nostra fantasia italiana che si unisce alla nostra spiccata capacità di creare il bello ed il buono. In Italia e nel mondo stanno prendendo piede le reinterpretazioni più svariate, già diffuse all’estero, quali gli specialty coffee, brewing, coffee e spirits. I giovani consumatori si dimostrano più aperti alle novità e desiderosi di nuovi gusti ed abbinamenti. Di gran moda la combinazione di caffè e spirits, bevande a base latte (frullati, milk shake…) e caffè filtro, quindi avvicinare il consumatore di domani con esperienze sensoriali, nuovi visual e oggettistica, per un maggiore coinvolgimento, potrebbero rappresentare ulteriori vie secondo l’indagine svolta di recente dall’Istituto Espresso Italiano.
Il nuovo volto dell’espresso: più versatilità e uno story telling appropriato.
La visione delle nuove generazioni che lavorano all’interno della filiera dell’espresso italiano è diversa da quella del passato, ma allo stesso tempo parte da punti fermi imprescindibili: l’espresso deve essere di qualità, rispettare il suo carattere da prodotto principe dell’italianità. Tuttavia, serve ricerca, innovazione e un linguaggio nuovo per avvicinarsi ai consumatori. Oggi stiamo già vedendo un mondo in controtendenza, più attento a prodotti di qualità e soprattutto tra i giovani c’è un’attenzione al tema della sostenibilità. La voglia di socializzare, di vedersi e di assaporare un caffè in un luogo che ci faccia sentire a proprio agio, sarà sempre un irrinunciabile momento, per rilassarci e staccare la mente. L’importanza del racconto del caffè sarà alla base per i consumatori futuri. La formazione deve portare informazione perché tanti non hanno minimamente idea di che cosa sia un espresso, far capire che il caffè è una pianta, di cui si lavora il frutto per ottenere il seme che viene spedito, tostato ed estratto secondo metodi diversi.
