Ieri sera a Palazzo Giacomelli a Treviso si è tenuto il secondo incontro del ciclo Cibo&Salute, organizzato da Unindustria Treviso dal titolo “Alcol e salute. Pregiudizi e verità“.
Nel corso dell’evento si è cercato di superare i pregiudizi fondati su una superficiale conoscenza del vino e dei distillati, leggendo i nuovi scenari di consumo e nuovi modi di comunicare nella consapevolezza che dialogo, confronto e conoscenza, si creano e si formano nella Rete.
Il primo ad intervenire è stato il Dott. Michele de Boni, direttore di Gastroenterologia dell’ospedale di Feltre che ha stilato un decalogo per godere al massimo dei benefici del vino. Le regole d’oro sono la moderazione (2-3 unità alcoliche per l’uomo, 1-2 per la donna) e il consumo durante i pasti.
Si è anche voluto fare un confronto tra il consumo di vino e quello di birra e superalcolici: chi consuma vino ha uno stile di vita migliore e immette nell’organismo sostanze preziose come polifenoli e antiossidanti!
A seguire Donato Lanati, enologo e fondatore del centro di ricerca in enologia e viticultura, ha parlato del profumo del vino e di tannini e antociani che caratterizzano gusto e colore.
Successivamente il Prof. Gianni Moriani del Master in cultura del Cibo e del Vino dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ci ha illustrato il rapporto tra alcol e giovani.
Dalla relazione risulta che i ragazzi si avvicinano all’alcol già nella fascia compresa tra gli 11 e i 17 anni. Per quanto riguarda i giovani attorno ai vent’anni il consumo di vino è di gran lunga inferiore rispetto a quello di birra e superalcolici. Si beve tanto e male, senza una vera e propria cultura di ciò che si ha nel bicchiere.
Infine, a conclusione della serata, la presidente dell’AIFB, Anna Maria Pellegrino ha fatto un interessante intervento sull’utilizzo della grappa in cucina.
Una serata utile e interessante che ha aperto degli scenari su come comunicare correttamente la cultura del vino